“Un eroe inutile”, di Mirko Di Martino riaccende le luci sul delitto Matteotti

Un incontro con il passato, con una vicenda, una storia, che mostra i mali, le atrocità e gli orrori di un ventennio purtroppo mai dimenticato.

Al via al Teatro Tram di Napoli la stagione 2024/25. L’esordio, per un nuova e più che mai interessante annata artistica è stato affidato a uno spettacolo incentrato sulla figura di Giacomo Matteotti, deputato socialista rapito e ammazzato nel 1924 su ordine dell’allora Presidente del Consiglio, Benito Mussolini. Scritto da Mirko Di Martino e diretto da Titti Nuzzolese, “Un eroe inutile”,  vede in scena Francesco Luongo in un racconto fedele e più che mai originale dei fatti.

La figura di Giacomo Matteotti, l’origine della sua passione politica, la vita privata e la voglia, la necessità di difendere sempre e comunque gli ultimi, di stare dalla loro parte e di lottare a costo della vita per la libertà. Lo spettacolo ha ricevuto tra l’altro il contributo della Presidenza del Coniglio dei ministri “Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali”. Nelle prossime settimane “Un eroe inutile” sarà portato in scena gratuitamente in ben sedici scuole della Campania.

“Ho sentito forte la responsabilità di restituire attraverso il racconto e il lavoro sul testo e sull’attore la grande umanità di quest’uomo – dichiara la regista Titti Nuzzolese –  parlo di uomo perché talvolta si dimentica che chi ha sacrificato la propria vita per gli altri, per seminare ideali, per cercare di creare un mondo migliore, non è solo una figura ma ha vissuto sentimenti, delusioni, paura, amore ed è questo aspetto che mi premeva raccontare. È stato un percorso che mi ha emozionata molto. Le parole di Mirko De Martino sono state una linea potente, profonda e necessaria da seguire, ed accompagnare Francesco Luongo nel suo lavoro appassionato, che si è affidato con grande delicatezza e dedizione, mi ha regalato grande responsabilità e gioia”.

Il racconto, cosi come anticipato è intenso, ricco di dettagli e fortemente incentrato sui tratti a volte quasi privati di Giacomo Matteotti. Il testo indaga la figura del deputato socialista e ne colloca le azioni, gli atteggiamenti, il pensiero, in un periodo storico in cui l’opposizione al Governo Mussolini dei primi anni appariva più che mai timida. In scena, Francesco Luongo trascina il pubblico tra i fatti che anno scandito dal punto di vista politico l’anno 1924.

Cosa ha portato al rapimento e poi all’assassinio di Matteotti e cosa è di fatto successo dopo, fino agli eventi che hanno visto alcuni protagonisti di questa atroce vicenda restare impuniti ben oltre la fine del secondo conflitto mondiale. La storia più oscura del nostro paese raccontata a teatro con l’approccio e il fare specifico più che mai congeniale al palco. Interpretazione, regia e testo si fondono per una messa in scena degna di ogni attenzione, dove alla fine gli applausi arrivano spontanei quasi a ringraziare i protagonisti per la considerazione verso un pezzo di storia italiana che mai dovrà essere dimenticata.