Il teatro a domicilio: l’emergenza rivista e riadattata alla vita
Un originale rider, la proposta artistica del Collettivo Lunazione, contro l’emergenza, contro le misure restrittive, teatro sempre teatro.
Arriva a Napoli “Consegne” una performance da coprifuoco, spettacolo a cura del Collettivo lunAzione. Dopo il debutto di Bologna lo scorso novembre con la firma della compagnia Kepler-452, il percorso-performance site specific vedrà ora in sella Cecilia Lupoli, nel ruolo di attrice/rider.
L’adattamento per Napoli è a cura di Eduardo Di Pietro, l’organizzazione di Martina Di Leva e il coordinamento tecnico di Tommaso Vitiello.
Il Collettivo lunAzione ha concepito l’idea dello spettacolo anche sotto forma regalo. È possibile infatti regalare una performance da coprifuoco, facendo recapitare alla persona che riceve il dono una dedica speciale. Sarà il mittente a decidere tra un messaggio audio, video o scritto o ciò che gli viene in mente per personalizzare in maniera originale il suo regalo.
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Il teatro a domicilio: un calcio alla crisi ed alla solitudine
“Il Collettivo lunAzione ha sposato l’idea di Kepler-452 e l’ha riproposta a Napoli in reazione a un momento storico che vede i teatri chiusi e gli artisti privati della possibilità di incontro con il pubblico. Come spiega Eduardo Di Pietro . Il progetto, così interessante e genuino, ci ha fulminato. Ci siamo messi al lavoro con una certa urgenza, pensando al momento in cui saremmo scesi in strada per il pubblico partenopeo. Consegne è uno schiaffo al presente, con tutti i vincoli e le difficoltà del quotidiano: rispetta i protocolli di sicurezza, ma allevia la solitudine del coprifuoco”.
“Un corriere si sposta nella città, per effettuare la sua consegna: sulle spalle ha un cubo colorato, corre nel vento e nella pioggia, attraversando la notte desolata. Lo spettatore – o più spettatori che abitano allo stesso indirizzo – segue sulla piattaforma Zoom il percorso-performance della consegna, che condurrà il rider a bussare proprio alla sua porta, per un incontro finale”. Una risposta ai tempi bui, un grido di speranza, il desiderio di tornare presto, in scena.