“Run baby Run” di Mirko Di Martino, con Titti Nuzzolese , ancora in scena al Teatro Tram
Marta è su un letto d’ospedale a prendersi cura della sua bambina appena nata, ad allattarla, ad abbracciarla, sapendo che quella sarà l’ultima volta che potrà farlo. Marta non è una buona madre: per il Tribunale dei Minori, non è adatta a prendersi cura di sua figlia. “Run Baby Run” scritto e diretto da Mirko Di Martino, con Titti Nuzzolese, in scena al Teatro Tram di Napoli dal 17 al 19 Gennaio, è la storia di una donna, di una vita sbandata, e dell’amore di una madre, per la propria figlia, e forse, tanto altro ancora.
Una madre che scappa per tenere con sé sua figlia, può essere accusata di rapimento? – racconta Mirko Di Martino – è giusto togliere alla madre la figlia appena nata, se la madre è ritenuta inadeguata al suo ruolo? E chi decide se è davvero inadeguata? Per noi, oggi – continua – la maternità e i bambini sono argomenti estremamente sensibili: le mamme e i bambini sono diventati, nel tempo, condizioni intoccabili, da salvaguardare a ogni costo, anche a rischio di finire ingabbiati in corto-circuiti da cui è difficile uscire. Lo spettacolo – spiega l’autore – racconta una donna che scopre un po’ alla volta il significato della maternità Marta, infatti, comprende cosa vuol dire essere madre non quando mette al mondo sua figlia, ma solo dopo che ha dovuto fare delle scelte per lei, per il suo futuro, confrontandosi con il suo passato. Perché ogni madre – conclude Di Martino – è anche una figlia, e ogni madre deve confrontarsi con la madre che ha avuto e vedere in sua figlia la figlia che è stata. “Run Baby Run” è la storia di una fuga che diventa maturazione: fuggire significa cercare la propria strada anche a costo di sbagliare.