“Racconti del mistero” di Diego Sommaripa da Salvatore Di Giacomo al Teatro Tram

Un raro gioiello nella produzione artistica di Salvatore Di Giacomo messo in scena da Diego Sommaripa al Teatro Tram di Napoli.

Il teatro capace di innovare, sempre e comunque, anche partendo da produzioni artistiche di estremo rilievo a volte quasi dimenticato. Al Teatro Tram di Napoli rivive in questi giorni, fino al 10 novembre una parte, importante, di ciò che il grande Salvatore Di Giacomo ha saputo offrire attraverso la propria imponente produzione artistica. I racconti di “Pipa e boccale”, perla della narrativa napoletana ottocentesca, una serie di trame misteriose ambientata in una Germania al limite dell’inquietante.

Diego Sommaripa, rielabora e dirige i personaggi, le trame, le ambientazioni  e protagonista anche in scena offre al pubblico un qualcosa che sa di lavoro e dedizione, di rispetto e passione per quelle tavole in legno capaci di evocare ogni storia, ogni ambientazione, qualsiasi tipo di riflessione e sentimento. “Racconti del Mistero”, cosi come anticipato in scena al Teatro Tram di Napoli fino al prossimo 10 novembre, propone allo spettatore un “mistery drama” curato dallo stesso Sommaripa e da Emanuele Scherillo traendo linfa vitale dai tre racconti di Di Giacomo, “Brutus”, “Suzel Addio” e “La fine di
Barth”.

La regia è accuratissima, passato e presente si incrociano per dar vita a un qualcosa di estremamente incisivo e vivo. Gli attori in scena, Dolores Gianoli, Francesco Rivieccio, Diego Sommaripa,
Benedetta Cenanie e Annarita Di Pace (violino e voce), riportano in vita trame al limite dell’oscuro, tra dialoghi e musiche della tradizione napoletana curate da Gianluigi Capasso e magistralmente eseguite in scena dagli stessi attori.

Il risultato finale è un intreccio di sensazioni e un mare di consapevolezza. Da un lato la bellezza del recupero di un patrimonio artistico sconosciuto ai più e dall’altro la certezza che certi lavori teatrali rappresentino in molti casi quell’anima che troppo spessa di definisce perduta, quando ci si riferisce al contesto teatro. Una messa in scena impeccabile, anima e passione, battito pulsante di chi dal teatro chiede di essere ispirato e successivamente offre ispirazione. Il pubblico, alla fine, apprezza e ammira il tutto. Gli applausi, naturali e sentiti, sono l’immagine perfetta per quanti da un lato o dall’altro non riescono a fare a meno di simili emozioni.