Pippo Delbono incanta il Teatro Bellini di Napoli con “Orchidee”

Intensa, appassionante “ballata teatrale”, vortice di immagini, danze, parole. “Orchidee”, di Pippo Delbono, in scena al Teatro Bellini di Napoli, è un canto, onirico, surreale, coreografico, scritto, diretto, raccontato dall’autore ligure. “Orchidee”, sorprende, per la forma, la struttura, l’anarchica linea narrativa, indelebile firma di un autore assolutamente unico. “In Orchidee – spiega Pippo Delbono – c’è come in tutti i miei spettacoli, il tentativo di fermare un tempo che sto attraversando, un tempo mio, della mia compagnia, le persone che lavorano ormai da molti anni con me, ma anche un tempo che stiamo attraversando e vivendo oggi tutti noi, italiani, europei, occidentali, cittadini del mondo.Un tempo confuso – continua – dove mi sento, ci sentiamo, in tanti, credo, sperduti,con la sensazione di aver perduto qualcosa, per sempre, forse la fede politica, rivoluzionaria, umana, spirituale. “Orchidee – racconta – nasce anche da un grande vuoto che mi ha lasciato mia madre quando è partita per sempre, mia madre che dopo i conflitti, le separazioni, avevo rincontrato per ridiventare amici, io, un po’ più grande un po’ più saggio, lei vecchia ritornata un po’ più bambina. Ma Orchidee – conclude – nasce anche da tanti vuoti da tanti abbandoni,il vuoto che viviamo nella cultura, nell’essere artisti perduti, il teatro che spesso sento un luogo diventato troppo polveroso, finto, morto, la menzogna accettata, della rappresentazione teatrale”. In scena, a dar forma e luce allo spettacolo, attraverso testi di Delbono, tradotti ed elaborati da William Shakespeare, Anton Cechov, Georg Büchner, Jack Kerouac, Peter Weiss, Gabriela Mistral, Deep Purple, Leopold Sedar Senghor, la “Compagnia Pippo Delbono”. Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella. Compagni di viaggio, di storie, di teatro, di un autore lontano da ogni schema, cinico, appassionante, autentico. Pippo Delbono, dona al suo pubblico, l’ennesima perla, di un’inestimabile produzione teatrale.