“Pigmalione” di G.B. Shaw, diretto da Benedetto Sicca, in scena al “Teatro San Ferdinando” di Napoli

In scena al “Teatro San Ferdinando” di Napoli, “Pigmalione” di G.B. Shaw tradotto da Manlio Santanelli. Diretto da Benedetto Sicca lo spettacolo – nuova produzione dello Stabile/Teatro Nazionale – andrà in scena in prima assoluta mercoledì 2 marzo con repliche fino a domenica 20. Interpreti Gaia Aprea (Luisa la fioraia), Giacinto Palmarini (Gaetano Diodato), Paolo Serra (Ermete Puoti), Fabio Cocifoglia (Vincenzo Maffei), Antonella Stefanucci (Giacinta Puoti e signora Verdiani), Autilia Ranieri (Elide Giliberti), Federica Sandrini (Clara e moglie del Console), Gianluca Musiu (Federico Giliberti e Console), Francesca De Nicolais (Filomena e Nepommuck). Per la prima volta in scena, inoltre, sei allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli: Armando Alessandro Balletta, Marialuisa Diletta Bosso, Emanuele D’Errico, Katia Girasole, Dario Rea e Francesco Roccasecca. Al violino Riccardo Zamuner. Musiche di Chiara Mallozzi; scene di Maria Paola Di Francesco; costumi di Frederick Denis e Laurence Hermant; luci di Maria Doménech.

In scena per la prima volta nel 1913, la commedia racconta la storia di Henry Higgins, apprensivo professore di fonetica, che scommette con l’amico colonnello Pickering di riuscire a trasformare la popolana Eliza Doolittle, fioraia, in una raffinata donna dell’alta società.

Questa edizione di Pigmalione – spiega Benedetto Sicca – arricchita delle invenzioni linguistiche di Manlio Santanelli è una nuova opportunità per raccontare le avventure del dott. Higgins, che nella nostra versione si chiama Puoti, eterno figlio che pretende di farsi Padre senza assumersene le responsabilità; e di Luisa (Lisa Doolittle) che attraverso questa commedia passa dall’essere oggetto inconsapevole ed infante all’individuazione di sé come soggetto adulto. Più che una vera relazione, quella tra Luisa e Puoti – continua – è l’accostamento tra due itinerari esistenziali paralleli e speculari: Luisa, attraverso l’esperienza di annullamento che richiede il farsi blocco di marmo da scolpire, si ritrova con in mano gli strumenti per cominciare a costruire la propria identità; e Puoti, con la complicità/amicizia/competizione del Colonnello Maffei (Pickering), cerca di plasmare la sua statua, Luisa, ad immagine e somiglianza di un modello che è tutt’uno con una certa idea di donna e di rapporto tra maschile e femminile. Shaw – conclude – articola un discorso che sembra precorrere di quasi un secolo il tema della società dell’immagine e i condizionamenti che questa impone al corpo delle donne».

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Dal 2 al 20 marzo al Teatro San Ferdinando | Napoli. Piazza Eduardo De Filippo 20

Informazioni: tel. 081.5524214 | info@ teatrostabilenapoli.it | www. teatrostabilenapoli.it

Orario rappresentazioni

2, 4, 8, 11, 15 e 18 marzo ore 21:00

3, 9, 10, 16 e 17 marzo ore 17:00

5, 12 e 19 marzo ore 19:00

6, 13 e 20 marzo ore 18:00