“Per strada”, di Francesco Brandi, in scena al Teatro Piccolo Bellini di Napoli
In strada, due sconosciuti si incontrano, per caso iniziano a conoscersi, realizzando di trovarsi troppo lontani, l’uno rispetto all’altro. In strada i due cominceranno un percorso, che condurrà entrambi verso un punto di realistico non ritorno. Diretto da Raphael Tobia Vogel, “Per strada”, di Francesco Brandi, in scena al “Teatro Piccolo Bellini” di Napoli fino al prossimo 8 Aprile, con lo stesso Brandi e Francesco Sferrazza Papa, è la storia di un incontro, che si fa scontro, poi crescita e poi fine. Il destino di un uomo, smarrito tra il conflitto profondo con suo padre, la totale e più completa alienazione da qualsiasi dinamica sociale e la pura venerazione di Roberto Baggio, incrocia quello di un altro uomo, all’apparenza brillante, fortunato, sicuro di se, ma anch’egli tremendamente devastato dalla propria vita. L’incontro, lo scontro, il confronto che Brandi sottopone, è il parallelo tra due sfere tanto distanti quanto unite da una sottile ma intensa sofferenza interiore. La solitudine di chi è realmente solo, opposta a quella di chi solo, non lo è praticamente mai. La solitudine umana, contro quella dell’anima. I giorni sfiorati e sognati, contro il disgusto per la vita. L’apparente rifiuto di esistere, contro l’inconsapevole ed atroce sentimento di smetterla con i giorni. La regia passeggia, tra le due opposte dimensioni, concendendo loro a tratti un intenso e rapido incontro, un sovrapporsi quasi spontaneo ed inatteso, concedendosi lo spunto per proporre al meglio ogni percettibile sfumature nell’una e nell’altra parte. Il racconto, puntellato inoltre da una viva e spiazzante, a tratti surreale ironia, avvolge per la profonda dinamicità, e per la sfumata percezione di vuoto, ed angoscia, che a tratti riesce a trasmettere, avvicinando cosi, senza possibilità di uscita, lo spettatore ai protagonisti, ai loro pensieri, alle loro storie, ai loro passi, a quella strada insomma, che è teatro di incontri, scontri, confronti.