Passione, talento, grandezza. Il duo Ebbanesis incanta il pubblico, ancora una volta, al Nuvo Teatro San Carluccio

 

Applausi, applausi ed ancora applausi per la recente  esibizione  del duo artistico“Ebbanesis”, lo scorso fine settimana,  al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli. Viviana Cangiano e Serena Pisa, tornano sul palco del teatro partenopeo dopo i concerti dello scorso novembre, e soprattuto dopo le numerosissime ulteriori affermazioni, culminate con la registrazione del loro primo album, in uscita a fine giugno. Tralasciando biografie, esperienze, e certificate posizioni professionali, reperibili ormai in ogni dove, considerata la travolgente ascesa delle due meravigliose interpreti, ciò che emerge, prepotentemente dall’esperienza del duo, è l’impeccabile, probabilmente in parte spontanea, e di certo opportuna, scelta stilistica. Viviana Cangiano e Serena Pisa, spaziano in ogni angolo, polveroso o meno, del repertorio artistico musicale partenopeo. Dal classico, di inizio secolo, a quello che potrebbe definirsi tradizionale, smarrito tra i secoli, al contemporaneo, fino al neomelodico puro. Nessun artista, immagino, abbia concepito lo stesso percorso, avvicinare Carosone a Murolo, Bruni a Maria Nazionale, Ernesto A Foria a Mario Merola. Avvicinare attraverso la musica, attraverso una rielaborazione studiata e finemente concepita. Unire il classico, al satirico, al popolare, a tutto il resto, attraverso un’unica possente impronta. Poco da dire, il duo ha talento da vendere, figlie del teatro, prestate (ma il termine non è opportuno) alla musica. Inopportuno perchè, sarebbe riduttivo definirle arstiste, o magari interpreti. Artiste, è il termine più appropriato. In quanti nel corso degli anni, si sono imbattuti con la rielaborazione del repertortio musicale classico napoletano. Di quanti, tra quelli che realmente hanno aggiunto qualcosa, effettivamente ci ricordiamo? Probabilmente di uno, forse due. Viviana Cangiano e Serena Pisa, invece aggiungono, attraverso il talento, lo studio, l’applicazione, la progettazione, la capacità di esprimersi, attraverso una forma realisticamente, apparentemente scontata, in teoria (teatro e musica), ma nella pratica assolutamente complessa, per far si che risulti efficace. Le introduzioni dal sapore farsesco, e le interpretazioni, suggestive, al punto, che quelle immagini, mescolate alle voci, le si vedono li, danzanti, vive, autentiche, su quel palco. Musica, immagini, le Ebbanesis, offrono al pubblico davvero ogni cosa, tra sorridi, emozioni e lontani ricordi, per una melodia, un ritornello, ascoltato, forse, un po di tempo prima. Riascoltato, ancora forse, in altro modo, con altra voce, ma di certo non ancora, con quello spirito, con quella passione, con quella voglia di dirsi e raccontarsi, attraverso la musica.