Paolo Rossi e Molière… in scena al Teatro Bellini di Napoli
Paolo Rossi, incontra Molière, che a sua volta incontra di nuovo Paolo Rossi, che poi di nuovo fa visita, artisticamente parlando, Molière. La verità, come spiega, ampiamente da Rossi, è che questo è uno spettacolo in cui, poco o niente, è chiaro. Poco niente ha della logica, poco ho niente è davvero, comprensibile. “Molière – La recita di Versailles”, di Paolo Rossi e Giampiero Solari, da un canovaccio di Stefano Massini, in scena al Teatro Bellini di Napoli, fino al prossimo 15 Gennaio, è uno spettacolo nello spettacolo, nello spettacolo, e ancora di più. C’è un capocomico, impegnato a mettere in scena Molière, e poi lo stesso autore francese, impegnato a non deludere il Re, che gli ha appena commissionato uno spettacolo, per la sera stessa. La folle, impegnata, instabile comicità di Paolo Rossi, al servizio di un testo che scherza, spiazza, riflette, su due diversi contesti storici, l’oggi, a tutti noto, e quel ieri, in cui il Re, Sole, poteva disporre di una corte, obbediente, rispettosa, esageratamente numerosa. Schegge di presente, politica, attualità, trattate con la solita, quasi nervosa verve, trascinante, devastante, incontenibile. Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano,
Mario Sala, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Bika Blasko, Riccardo Zini,
Karoline Comarella, Paolo Grossi, in scena, a reggere, il doppio contesto, la doppia verità, veri e fasulli, consapevoli e non. E poi , i “Virtuosi del Carso”, le loro acrobazie musicali e linguistiche, tra omaggi a Napoli ed allegorici brani. Infine la regia, di Giampiero Solari. L’aspetto, volutamente anarchico, di una struttura scenica, apparentemente inesistente, ma fortemente viva, nel processo comunicativo e visivo, che il testo regala, propone, sottopone con astuzia al pubblico. Pubblico che si lascia coinvolgere dall’insolita figura della messa in scena, si diverte e riflette. Riflette e sorride, apprezzando, schegge di teatro, inusuali, originali, di assoluta qualità.