“Laura”, di Fulvio Sacco, autentica perla teatrale, in scena ai Quartieri Airots di Napoli.
Due uomini , ed un tempo imprecisato, collocati li, senza nessuna apparente, realistica motivazione. Due uomini, li per caso, in un tempo martoriato dal terrore, lontano presagio o vicina immagine. Due uomini e la guerra, giorni martoritati dal sangue più o meno innocente, con una parte da sostenere e l’altra, da contestare, sempre e comunque. Due uomini e due visioni opposte di ciò che dovrebbe essere, dei giorni, della vita, due nature, per una volta, realmente faccia faccia. Due uomini insomma, e poi una donna, un nome, un ruolo. Una donna e la sua scelta, la sua anima, il suo posto nel mondo. Lei tra i due uomini, amore, passione, bisogno, incastro di vita, lei e la sua vita. “Laura”, adattato e diretto da Fulvio Sacco, con lo stesso Sacco e Raffaele Parisi, e la partecipazione in voce di Marianita Carfora, in scena ai Quartieri Airots, spazio teatrale napoletano, colpisce per l’intensa misura scenica della rappresentazione. Poco spazio, pochi oggetti, un contesto temporale e sociale lontano dalla caomune realtà, due attori e tanto racconto, tante vibrazioni, tanta ricerca. Laura fugge via dalla sua vita, da suo marito, e cerca la propria libertà in un contrsto vivo, attivo, tra le braccia di uno scrittore, ideologo, idealista. Il rancore del ricco consorte, la ricerca della verità, il sentimento ferito dell’altro uomo, ed il profilo di una donna, alla ricerca, come detto, probabilmente di se stessa, in fuga per la vita, ma chissà fino a che punto. La regia, essenziale, nel sottolineare le logiche a tratti asfissianti del racconto, contribuisce all’esaltazione , quasi spontaneamente del lavoro in scena dei due protagonisti, autenticamente realistici, nelle interpretazioni e quindi nella forma viva e marcatamente audace della propria recitazione. “Laura”, avvolge e lascia di se un prezioso ricordo, di un progetto che merita un opportuno seguito , e di un contesto teatrale, “Murìcena” che investe e produce, e merita gli applausi sinceri del pubblico.