Kamasi Washington ed Enzo Avitabile, tra musica ed evocazione protagonisti al Noisy Naples Fest
Kamasi Washington incanta l’arena flegrea,rende il jazz fruibile al pubblico .Il suo stile è libero dagli schemi e intriso di contaminazioni. Classe 1981 ,originario di Los Angeles,apprezzato in tutto il mondo per la sua visione del jazz sperimentale e spirituale. Sassofonista turnista per artisti dal calibro di Wayne Shorter, Herbie Hancock, Horace Tapscott, Gerald Wilson, Lauryn Hill, Nas, Snoop Dogg ,pubblica nel 2015 il suo triplo cd d’esordio “ The Epic “,osannato dalla critica, pluripremiato e suonato nella versione che più gli è congeniale in circa duecento date in giro per il mondo. Kamasi ,alla fine del tour entra nuovamente in sala per incidere “Heaven & Earth” disco doppio,anche nelle intenzioni e nella musica. Paradiso e terra,anche nei suoni ,spirito e corpo fusi in un lavoro ispirato,pensieri profondi e la sua visione del mondo odierno. Un viaggio attraverso diversi stili di musica,black,jazz,soul,contaminata,ispirata. “Sono un messaggero – dice – adesso che la gente sta a sentire devo cogliere l’opportunità di offrire un messaggio”Accompagnato da una band forte,compatta e dalla bellissima voce di Patrice Quinn che danza,ipnotizza nei movimenti ispirata dalla musica, Kamasi trasporta il pubblico fino ad una standing ovation alla chiusura di “Truth” . Parla di amore,Kamasi,di quello che prova per ognuno di noi,senza barriere.Non c’è bisogno di essere uguali,di suonare la stessa musica o parlare la stessa lingua per amarsi tutti e rispettarsi. Ringrazia il padre,fonte di ispirazione ,saggezza e forza.Accoglie sul palco Enzo Avitabile,emblema napoletano della sperimentazione,della fusione dei generi . Avitabile lo ringrazia di essere a Napoli e lo omaggia con una canzone cantata in un misto di greco e napoletano,ritorno alle origini. La loro musica si fonde,come se suonassero insieme da tempo,fa danzare e cantare il pubblico . Il concerto si chiude con un momento di grande forza con “Fists of fury” un manifesto contro i soprusi subiti dai neri,cantato in crescendo sempre più forte. “ Quando mi ritrovo davanti a ferite ingiuste cambio le mani in pugni di furia. Il tempo trascorso da vittime è finito,non chiederemo più giustizia,prenderemo la nostra ricompensa”.
Ilenia Borrelli