“De/Frammentazione, ovvero una storia di impossibilità” di Fabio Pisano al “Piccolo Bellini”

In scena fino al prossimo 17 novembre al Teatro Piccolo Bellini di Napoli, “De/Frammentazione, ovvero una storia di impossibilità”, scritto da Fabio Pisano e diretto da Michele Segreto,  Premio Fersen per la Drammaturgia 2019.

Una storia, forse a caso, un semplice esempio di realtà contemporanea, forse, oppure no. L’esistenza apparentemente tranquilla di una coppia, motivata da una unione apparentemente solida che invece nel vero, nel pratico, nasconde qualcosa di assolutamente inaspettato. Fabio Pisano affronta un tema, una circostanza che è reale, certo, ma quasi sempre nascosta, avvolta in una originalità che spesso sfugge al pensiero comune.

Il caso, di cui sopra, in realtà caso non è. La scelta di una coppia, il simbolo perfetto, l’unione consensuale, la ricerca delle felicità di un percorso condiviso. La scelta di una coppia arrivata al matrimonio e caduta, poi, in un vortice di egoismo e di suo esatto opposto, tutto al fine di distorcere e rendere apparentemente lineare, una realtà fatta di qualcos’altro.

In scena, Francesca Borriero, Michele Magni e Roberto Marinelli, interpretano tre personaggi che racchiudono il senso pieno dell’alterazione incontrollata di ciò che possiamo definire apparentemente “normale”. Uno, Moglie e Zero, sono gli ingranaggi perfetti all’interno dei quali gli attori si calano. La regia di Michele Segreto asseconda alla perfezione il tono apparentemente surreale della trame. Una realtà dannatamente vera nel suo profondo animo, presentata attraverso spunti che ne interpretano perfettamente l’originalità.

Il risultato è uno spettacolo dal forte impatto emotivo, capace di interrogare e mostrare aspetti del comune quotidiano spesso nascosti o comunque complessi da interpretare. Fabio Pisano offre uno spunto notevole di riflessione, un elemento necessario per provare a vedere e leggere le trame più nascoste e inaspettate che infarciscono, piaccia o meno, il contesto contemporaneo.