Dalia Frediani, in scena al Teatro Piccolo Bellini di Napoli con “Arteriosclerosi”

Spassosa e irriverente, Dalia Frediani irrompe al “Teatro Piccolo Bellini” di Napoli, a colpi di “Arteriosclerosi”, nome dello spettacolo, in scena, fino al prosismo 18 Gennaio. Schegge impazzite di cabaret, meteore lontane di avanspettacolo, costituiscono l’amalgama del nuovo lavoro della sempre acuta Frediani, ironico, continuo rimando, alle incertezze mentali, fedeli sodali degli anni che passano. Accompagnata in questo irriverente viaggio, fatto di gag e monologhi, da Angela De Matteo, Rosaria D’Urso, Annarita Ferraro, Noemi Cognigni, Carmine Borrino, Fabio Santucci, Luciano Barbieri, Dalia Frediani, scrive e dirige con essenziale tatto, uno spettacolo che mira al puro intrattenimento e non pretende di esser compreso. Senz’altro originale, l’aspetto comunicativo, relativo alla promozione, presentazione e conclusione dello spettacolo, con spunti ed idee, poco comuni. Provocatoria ed altrettanto intelligente, la consegna di telecomandi al pubblico, convinto (a torto) di poter determinare la scaletta della messa in scena, votando a proprio piacimento i monologhi ed i siparietti preferiti. “Arteriosclerosi è un insieme di cose – dichiara in fase di presentazione Dalia Frediani – che non posso spiegare perché non le ricordo. So solo che doveva essere un monologo – spiega – ma, monologandomonologando mi sarò sentita sola, e così oggi mi ritrovo in compagnia di altriattori… stavo rischiando di trasformarlo in un kolossal!!! Forse gli altri sanno cosa dire dello spettacolo – continua – perché sono più lucidi di me, anche se il fatto che
abbiano accettato di partecipare mi fa dubitare della loro lucidità. Non amo dare troppe aspettative – conclude la Frediani – e tante volte le note non corrispondono a ciò che ci si aspetta di vedere e si rischia così di rimanere delusi”. “Arteriosclerosi”, è uno spettacolo che si fa fatica a definire, figlio di un’idea di fare teatro spesso dimenticata, Spunti interessanti e grandi doti degli attori in scena, restituiscono al pubblico un’ora e mezza di puro show, tra battute e mascherate. Mattatrice la Frediani, tanto brava quanto trascinatrice, scheggia “impazzita” di un tratro a tratti, quasi dimenticato,