Dal cinema al teatro in un secondo… l’ascesa di Paco De Rosa
Tra i protagonisti della sitcom “Fatti Unici” diretta da Lello Arena, in onda fino a qualche settimana fa su Rai Premium nei panni di “Braccio di Ferro”, un camorrista un po’ goffo e dal cuore tenero, Paco De Rosa si conferma attore in forte ascesa.
Il debutto di De Rosa nel mondo dello spettacolo risale al 2009 nel film “Fortapasc” di Marco Risi sulla vita di Giancarlo Siani nei panni di uno dei due sicari che ammazarono il giornalista partenopeo.
Incontriamo l’attore, dopo il successo di questo nuovo format, che unisce in qualche modo, teatro, pubblico dal vivo e televisione.
Come è lavorare con un genio dell’ironia come Lello Arena?
“Lello più che un regista è un vero e proprio capitano, è in grado di gestire una squadra già molto affiatata con attori importanti come Ciro Ceruti, Paolo Caiazzo, Maria Bolignano, Francesco Procopio e tanti altri. Ha saputo insegnare l’arte del teatro aggiungendo sempre quel tocco personalissimo di ironia che lo contraddistingue. Ho lavorato con lui anche per il secondo film degli Arteteca “Vita, cuore, battito 2″ .”
Preferisci lavorare a contatto con il pubblico a teatro o davanti ad una macchina da presa per il cinema?
“Entrambi. Del teatro amo sentire gli umori del pubblico in sala ed il calore negli applausi, del cinema amo il fatto di poter avere la possibilità di rivedermi e capire gli errori per migliorare il mio modo di recitare. Sia il cinema che il teatro hanno un fascino per me che è immutabile nel tempo. L’energia che entrambi riescono a darmi è indescrivibile: le emozioni sul palco sono anche il frutto di tanta fatica e dedizione.”
Hai esordito nel 2009 con il grande regista Marco Risi, in un film che ha raccontato la storia di Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra. Com è stato esordire sotto un nome così importante e soprattutto in un ruolo così difficile come quello del killer?
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“Dopo il diploma al teatro Totò, volevo intraprendere la mia strada nel cinema. Inaspettatamente è arrivato il provino con Risi ed ho interpretato uno dei due killer che uccidono a colpa di pistola Giancarlo Siani. Inizialmente ero terrorizzato per un ruolo così importante e lavorare con il regista mi ha fatto crescere molto sia come attore che come persona. Dal lato umano e soprattutto emotivo, è stato davvero difficile e d’impatto calarsi nei panni di un sicario ma una storia così forte andava raccontata.”
Hai qualche progetto in cantiere che ci puoi svelare?
“A gennaio sarò al teatro Cilea per una nuova commedia di cui non posso svelare ancora nulla, mentre come dicevo prima, a breve uscirà il nuovo film degli Arteteca della casa di produzione “Tunnel” di Nando Mormone, papà di Made in Sud e produttore di Fatti Unici, in cui avrò un ruolo davvero ironico. Ci saranno delle belle sorprese nel 2018. ”
di Nicoletta de Vita