“Arancia Meccanica” di Anthony Burgess in scena, ancora una volta, al “Teatro Bellini” di Napoli

 

La dimensione distopica di Anthony Burgess, le ambientazioni, i personaggi, la follia pura, in una visionario e psichedelico adattamento teatrale, in cui il disagio giovanile e lo Stato, mescolano le proprie atrocità ed i propri limiti, in un paradossale “gioco al massacro”. “Arancia Meccanica”, nell’adattamento dello stesso Burgess, fa il suo ritorno, dopo lo straordinario successo delle passate stagioni, al Teatro Bellini di Napoli dal 18 al 20 Marzo. La di Gabriele Russo, le musiche di Morgan, le scene di Roberto Crea, i costumi di Chiara Aversano e le luci di Salvatore Palladino, proietteranno lo spettatore nell’ universo di Alex , e del suo gruppo di “drughi” tra un pestaggio insensato, ed una mistica “iniezione di lattepiù”. “ A 51 anni dalla prima pubblicazione del romanzo – racconta Gabriele Russo – ci si rende conto di quanto Burgess avesse saputo guardare anche oltre il suo tempo, presagendo, attraverso la storia di Alex e dei suoi amici Drughi, una società sempre più incline al controllo delle coscienze ed all’indottrinamento di un “pensiero unico”. Se negli anni sessanta – conclude – quei temi stavano appena cominciando a diventare materia di argomento e riflessione, oggi, siamo tuti molto più consapevoli del tentativo di controllo delle coscienze a cui noi tutti siamo sottoposti”