A Napoli, i tesori nascosti della pittura e della scultura , in una mostra di Vittorio Sgarbi
naugurata lo scorso 6 Dicembre, la mostra “I Tesori nascosti. Tino di Camaino, Caravaggio, Gemito” allestita nei prestigiosi spazi museali della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta a Napoli, nasce nelle intenzioni del suo curatore Vittorio Sgarbi, come occasione per ammirare quei capolavori dell’arte, appartenenti a collezionisti privati o fondazioni bancarie, e quindi non abitualmente esposti pubblicamente. Una grande esposizione, che racconta attraverso le sue opere, dipinti e sculture, la storia dell’arte italiana dal Medioevo al Novecento. La mostra, inoltre, è da considerarsi la naturale estensione della straordinaria esposizone “Il Tesoro d’Italia”, svoltasi all’ Esposizione Universale di Milano 2015.
Da Tino di Camaino, Vincenzo Gemito, Francesco Solimena, a Saverio Ierace, Giuseppe Ribeira e Filippo Palizzi, stili, epoche, tratti e soggetti che raccontano l’impronta artistica che il nostro paese ha avuto l’opportunità di lasciare nel panorama europeo e mondiale. E poi ancora Domenico Morelli, Giorgio De Chirico, Antonio Ligabue e Lorenzo Alessandri. Ogni “corrente artistica” degnamente rappresentata da un artista che ha fatto la storia dell’arte. La complessa naturalezza del Caravaggio e l’intensa vena surreale di Alessanri, in un’unica, grande, esperienza artistico culturale. Visitando la mostra, si ha come l’impressione di assitere a qualcosa di assolutamente irripetibile, un momento in cui opere, per anni tenute “pubblicamente nascoste”, tornano ad essere considerate e raccontate come patrimonio comune, qualcosa di unico, da poter e dovere assolutamente vivere ed avvertire in prima persona. Meraviglioso inoltre, l’impatto scenografico che solo un luogo come la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasante, è capace di donare. Esporre l’arte, la belezza, lo spessore, la qualità del nostro patrimonio artistico, dove l’arte è struttura, è luogo, è immortale testimonianza.